Cos’è la ricerca scientifica?
La ricerca scientifica ha l’obiettivo di scoprire, interpretare e rivedere fatti o eventi in modo obiettivo e sistematico basandosi su principi chiave quali:
- empirismo, ovvero l'uso di prove osservabili e misurabili;
- replicabilità, ovvero la possibilità per altri ricercatori di replicare l'esperimento e ottenere gli stessi risultati;
- verificabilità, in quanto le ipotesi e i risultati possono essere verificati e (potenzialmente) confutati;
- obiettività, poiché la ricerca si basa su dati oggettivi, minimizzando i pregiudizi personali.
Questo tipo di ricerca non è limitato alle scienze “dure” (come fisica o biologia), ma si applica anche a scienze sociali, medicina e altre discipline che usano un approccio basato sull'evidenza e sulla sperimentazione.
La ricerca scientifica si basa sul metodo scientifico, ovvero quel processo sistematico e rigoroso che sta alla base di tutta la ricerca empirica.
Non è un unico “metodo” in sé, ma una serie di passaggi logici che garantiscono l'obiettività, l’oggettività e la verificabilità dei risultati, ovvero:
1) osservazione (identificare un fenomeno o un problema);
2) formulazione di un'ipotesi (proporre una spiegazione provvisoria e verificabile);
3) esperimento/raccolta dati (rogettare e condurre test per raccogliere prove);
4) analisi dei dati (esaminare i risultati per vedere se supportano o meno l'ipotesi);
5) conclusione (trarre conclusioni e, se i risultati lo permettono, formulare una teoria).
Quanti tipi di ricerca esistono?
Classificare le tipologie di ricerca è un compito complesso, potendola distinguere secondo diversi elementi,
ma i principali sono per ambito, per scopo o per metodologia.
Per ambito possiamo trovare macro-categorie quali:
- la ricerca nelle scienze naturali (fisica, biologia, chimica) e medicina (biomedica, clinica);
- la ricerca nelle scienze umane e sociali (sociologia, pscicologia, antropologia, scienze politiche, storia, economia, diritto);
- la ricerca artistica.
Per scopo, ovvero per la finalità stessa della ricerca, solitamente si distingue in:
- ricerca di base (o pura), dove l’obiettivo è espandere la conoscenza scientifica per il puro piacere di scoprire, senza un'applicazione pratica immediata in mente;
si esplorano i principi fondamentali e le teorie (esempio: uno studio sul comportamento delle particelle subatomiche in condizioni estreme);
- ricerca applicata, dove l’obiettivo è risolvere un problema pratico e specifico nel mondo reale; si applicano le conoscenze esistenti per trovare soluzioni a questioni concrete (esempio: sviluppare un nuovo farmaco per una malattia o trovare un modo più efficiente per produrre energia pulita);
- ricerca-azione, ovvero un processo ciclico e collaborativo in cui ricercatori e partecipanti lavorano insieme per identificare un problema locale, agire per risolverlo
e riflettere sull'efficacia dell'azione intrapresa; lo scopo è generare cambiamento immediato (esempio: un gruppo di insegnanti e ricercatori che collabora
per sviluppare e implementare nuove strategie didattiche in una scuola, monitorandone i risultati).
Per metodologia, ovvero per tipo di dati raccolti e analizzati, solitamente si distingue in:
- ricerca quantitativa, che si concentra su dati numerici e statistiche, dove l'obiettivo è misurare variabili, testare ipotesi e generalizzare i risultati a una popolazione più ampia usando strumenti come sondaggi, esperimenti e analisi statistiche (esempio: un sondaggio condotto su 1000 persone per determinare la percentuale che preferisce un certo servizio);
- ricerca qualitativa, che si concentra sulla comprensione profonda di fenomeni, esperienze e comportamenti (non si basa su numeri, ma su narrazioni, opinioni e osservazioni); gli strumenti includono interviste, focus group e analisi di testi (esempio: intervistare un gruppo di insegnanti per capire le loro motivazioni e sentimenti riguardo a una serie di attività);
- ricerca a metodi misti, ovvero che combina elementi di ricerca quantitativa e qualitativa; lo scopo è ottenere una comprensione più completa del fenomeno studiato, sfruttando i punti di forza di entrambi gli approcci (esempio: usare un sondaggio quantitativo per identificare una tendenza generale e poi condurre interviste qualitative per capire i motivi alla base di quella tendenza)
Ricerca nelle scienze umane e sociali
Questo campo di ricerca si occupa di studiare il comportamento umano, le società, le culture e le loro interazioni.
A differenza della ricerca scientifica pura, che spesso cerca leggi universali, l'obiettivo di questo tipo di ricerca è di comprendere contesti, motivazioni e significati.
In questo ambito vengono utilizzati sia metodi quantitativi (come sondaggi e analisi statistiche) per misurare tendenze generali,
sia metodi qualitativi (come interviste, focus group ed etnografia) per ottenere una comprensione approfondita e contestuale.
La conoscenza prodotta è spesso interpretativa e contestuale, piuttosto che generalizzabile in modo universale.
Ricerca artistica
La ricerca artistica è un approccio in cui la pratica creativa (come la pittura, la scultura, la musica o la performance) è il metodo principale per l'indagine.
L'obiettivo non è semplicemente creare un'opera d'arte, ma usare il processo artistico stesso per esplorare un'idea, porre una domanda e produrre nuova conoscenza.
La conoscenza che ne deriva può essere non-verbale e intuitiva, ma contribuisce comunque alla comprensione di un fenomeno o alla riflessione su temi sociali, filosofici o estetici, aprendo nuove prospettive non raggiungibili con i metodi scientifici o sociali tradizionali.
In questo tipo di ricerca, l'opera d'arte non è solo il risultato, ma la prova stessa della ricerca: la ricerca artistica non produce solo opere artistiche o scritti accademici separati, ma un insieme coeso dove il prodotto artistico, il processo che lo ha generato e la riflessione che lo accompagna sono tutti parti integranti della conoscenza prodotta.
A differenza degli ambiti, infatti, nella ricerca artistica si trovano principalmente tre elementi che si fondono in un unico processo di indagine:
1) la pratica artistica (il "fare", che è il cuore della ricerca)
L'artista utilizza la creazione di opere (che siano dipinti, performance, composizioni musicali, installazioni) come metodo principale per esplorare una domanda, testare un'idea o generare una nuova conoscenza. Il prodotto artistico non è solo il risultato finale, ma il mezzo stesso della ricerca.
2) la riflessione teorica (il "pensare")
L'artista accompagna il processo creativo con un'indagine intellettuale. Ciò include la ricerca bibliografica, l'analisi critica di altre opere, e la scrittura di appunti, diari di bordo o saggi che contestualizzano il lavoro. Questa riflessione teorica aiuta a formulare domande, a interpretare i risultati della pratica artistica e a comunicare il contributo della ricerca al campo.
3) la documentazione (il "mostrare")
Poiché il processo è centrale, la documentazione è fondamentale. Essa include fotografie, video, registrazioni audio, schizzi e disegni che testimoniano l'intero percorso creativo. La documentazione rende il processo di ricerca visibile e analizzabile anche per chi non ha assistito alla creazione, trasformando un atto privato in un oggetto di studio condivisibile.
Quali sono i metodi più comuni della ricerca?
Oltre al già citato “metodo scientifico” che si riferisce ad un processo logico di lavoro, in ricerca esistono altri metodi di ricerca “comuni”.
Metodo Descrittivo
Il metodo descrittivo è un tipo di approccio di ricerca che ha un solo scopo: descrivere le caratteristiche di una popolazione, un fenomeno o una situazione.
Non cerca di spiegare le relazioni di causa-effetto, ma risponde semplicemente a domande come "cosa è?" o "come è?".
I metodi descrittivi includono sondaggi, studi di caso e osservazioni.
Un esempio classico può essere una ricerca che misura l'età media degli studenti in un'università è un esempio di metodo descrittivo: non indaga sul perché abbiano quell'età, ma si limita a registrarla.
Metodo Sperimentale
Il metodo sperimentale è l'unico metodo che permette di stabilire una relazione di causa-effetto: il/la ricercatore/ice manipola una o più variabili (indipendenti) e ne osserva l'effetto su altre variabili (dipendenti), tenendo sotto controllo tutti gli altri fattori.
Metodo Correlazionale
Il metodo correlazionale mira a identificare e misurare la relazione tra due o più variabili, senza però manipolarle: permette di capire se due cose tendono a muoversi insieme (come, ad esmpio, all'aumentare delle vendite di gelati aumentano anche gli annegamenti), ma non spiega perché (non è la causa).
Metodo Storico
Il metodo storico si basa sulla raccolta e sull'analisi critica di documenti e dati del passato per comprendere eventi storici, istituzioni o persone e il loro impatto nel presente.
Cos’è la ricerca accademica?
La ricerca accademica è un'attività condotta all'interno di un'università o un'istituzione di ricerca con lo scopo principale di produrre nuova conoscenza
per l'avanzamento di una disciplina specifica, formare gli studenti e contribuire al progresso del sapere in generale.
In un'università, la ricerca accademica è spesso finanziata da fondi pubblici o privati e i suoi risultati vengono tipicamente pubblicati
su riviste scientifiche, libri o atti di convegni, dopo un processo di revisione paritaria (chiamata peer review).
Cos’è la ricerca indipendente?
La ricerca indipendente è un tipo di ricerca che viene condotta al di fuori delle strutture e dei finanziamenti tradizionali, come università, grandi aziende o enti governativi. Viene intrapresa da individui o piccoli gruppi che operano in autonomia, scegliendo l'argomento, il metodo e gli obiettivi senza vincoli esterni.
Le caratteristiche principali della ricerca indipendente sono:
- autonomia, in quanto si ha la libertà di perseguire domande di ricerca non convenzionali o che non riceverebbero finanziamenti altrove;
- motivazione, in quanto è spesso guidata dalla passione personale, dalla curiosità o dal desiderio di contribuire a una causa specifica, piuttosto che da imperativi commerciali o accademici;
- flessibilità, in qunato il/la ricercatore/ice ha il pieno controllo sul processo, sui tempi e sull'allocazione delle risorse, potendo adattare rapidamente il percorso in base ai risultati ottenuti.
Comunemente la ricerca indipendente viene svolta da giornalisti investigativi che raccolgono dati per un'inchiesta non commissionata, o gruppi di attivisti che vogliono analizzare un problema sociale seguendo fonti alternative da quelle ufficiali.
Pur non avendo le stesse risorse delle grandi istituzioni, la ricerca indipendente è fondamentale per esplorare argomenti di nicchia, promuovere la trasparenza e stimolare il dibattito pubblico.
Che differenza c’è fra approccio, metodologia e metodo di ricerca?
Per comprendere la differenza tra questi termini bisogna immaginarsi una gerarchia di concetti che va dal più ampio e astratto al più specifico e pratico: l'approccio è la filosofia di base; la metodologia è la strategia; il metodo è lo strumento che si usa.
Approccio: è il livello più ampio.
Rappresenta la prospettiva filosofica sul modo in cui la realtà può essere conosciuta.
È la lente attraverso si guarda il problema di ricerca.
Risponde alla domanda: “Quali sono le mie convinzioni fondamentali sulla natura della realtà e della conoscenza?”
esempi:
Se si crede che la realtà sia oggettiva e misurabile, l’approccio sarà positivista.
Se pensa che la realtà sia costruita socialmente e che debba essere interpretata, l’approccio sarà interpretativista.
Metodologia: è il livello intermedio.
È la strategia complessiva che giustifica e guida la ricerca.
Spiega perché si è scelto un certo insieme di metodi per rispondere alla domanda di ricerca, in linea con l’approccio filosofico.
La metodologia risponde alla domanda: “Qual è la logica che guiderà la mia ricerca e la scelta dei miei strumenti?”
esempi:
Se si h un approccio interpretativista, la metodologia potrebbe essere lo studio di caso o la ricerca etnografica in quanto entrambe le metodologie sono orientate a una comprensione profonda e contestuale.
Metodo: è il livello più concreto e pratico.
Si riferisce agli strumenti e alle tecniche specifiche che si usano per raccogliere e analizzare i dati.
Il metodo risponde alla domanda: “Cosa farò, in pratica, per raccogliere i dati?”
esempi:
Se si è scelto la metodologia dello studio di caso, i metodi potrebbero essere la conduzione di interviste semi-strutturate, l'osservazione partecipante e l'analisi di documenti.